di Sifu Diego Bussetti
Mi è capitato di incappare in persone che volevano iniziare lo studio di un’Arte Marziale ma non sapevano minimamente a cosa andavano incontro. Che volessero raggiungere uno o più obiettivi personali, tramite queste discipline, ma che non erano sicuri di quello che sarebbero andati a fare. Oramai con l’avvento di Internet questo problema si è andato ad assottigliare, ma rimane comunque, vista la poca “documentazione” che c’è in rete. Ci sono sempre molti video, articoli che parlano dell’aspetto tecnico, ma pochissimi che parlano degli aspetti comportamentali e filosofici che ci sono dietro.
Quindi questo può considerarsi un “consiglio per gli acquisti” per tutti coloro che vogliono entrare in questo mondo e non sanno come farlo.
Io sono Sifu Diego Bussetti, sono un Maestro di Kung Fu Tradizionale ed aiuto le persone a migliorarsi sia fisicamente che mentalmente e a entrare nel mondo del Kung Fu che per secoli è stato trasmesso solo oralmente.
Ognuno di noi ha degli obiettivi nella vita, e a seconda di quelli che ci prefissiamo abbiamo uno o più strade per raggiungerli. Il Kung Fu è magico per questo, perché può soddisfare molti di quelli che sono i desideri e gli scopi di ogni singola persona. Da quelli fisici a quelli caratteriali, per poi passare a quelli spirituali o economici.
Ma, come dico sempre, anche se si è molto integrato, non fa parte della cultura Occidentale, è stato “importato” e quindi qualcuno che ha necessità o desiderio di avvicinarsi, va incontro a molte difficoltà. Sapere qual è la direzione da seguire, in qualunque percorso, è la chiave per una buona riuscita.
Quindi partiamo dal fatto che il Kung Fu in Occidente ha una connotazione sportiva e incentrato sul combattimento. Quindi già qui possiamo affermare che la connotazione sportiva è errata e il combattimento è fondamentale ma NON l’unico aspetto, anzi… Una persona, dopo i presupposti sui luoghi comuni, completamente a digiuno delle caratteristiche che compongono il Kung Fu, si può avvicinare in modo errato, con un’attitudine da sport da combattimento o addirittura fitness.
Soprattutto quando il Maestro o gli studenti di una scuola o il luogo di pratica non sono propriamente adeguati e indirizzati sul giusto mood dell’arte che praticano.
In questo contesto sarà molto difficile capire cosa si sta facendo, e ci sarà molta più probabilità che lo studente lasci anzitempo. Questo mondo prevede una serie di riti, metodiche di allenamento, attenzione e comportamento che non sono usuali, quindi la persona può rimanere spiazzata ( ci tengo a precisare che non bisogna impaurirsi a queste mie parole, visto che non è niente di difficile, ma solamente ci vuole tempo per apprenderle ).
La finalità di questi gesti e comportamenti vanno a ricondursi alla “strada giusta” che abbiamo nominato prima per raggiungere i famigerati obiettivi. Per non parlare del modo, sbagliato, di alcuni insegnanti di sgridare o “punire” i propri studenti entrati da poco, perché non eseguono un saluto o non sono consapevoli di alcune dinamiche della Scuola. Non si può pretendere che tutti capiscano questi modi immediatamente ( o nel giro di poco tempo ); è come se un nuovo iscritto lo poni subito a combattere.
E qui mi permetto di aiutarvi per poter capire cosa fare o non fare quando si entra per la prima volta in una Scuola.
Innanzitutto la pigrizia: un atteggiamento che grazie alle comodità sempre maggiori sta dilagando. Prendetevi tempo per cercare e trovare una Scuola che segue i precetti del Kung Fu e che non punti solo a raccogliere iscritti, ne va della vostra crescita e del vostro benessere. Se non spendete del tempo per voi…?! Poi quando siete arrivati a capire che il Maestro e “l’atmosfera” è congrua e adatta a voi ( ovviamente ci sono le lezioni di prova per capirlo veramente ), datevi tempo, e date tempo al Kung Fu per entrare in voi. Ogni cambiamento richiede tempo e dedizione, e questo non fa eccezioni. Il tempo è una variabile fondamentale per l’apprendimento di un’Arte, ma vi esorto a non spendere quel tempo con un’attitudine passiva, ma cercate di ascoltare dove siete, cosa state facendo, cosa c’è dietro a quello che vi stanno insegnando. La maggior parte del Kung Fu viene trasmesso tramite la sfera del “non parlato”. E soprattutto con il chiacchiericcio mentale che abbiamo ci vorrà più pazienza per comprenderlo. Un altro consiglio che vi posso dare è quello di “vivere” la Scuola. Come? Frequentando i propri compagni di pratica, il proprio Maestro e la vita e le attività della Scuola. Questo fa si che si riesce ad entrare nel giusto mood e arrivare a comprendere maggiormente questo bellissimo mondo.
Il Kung Fu è misterioso e affascinante, ma non legato ai concetti di mistico o segreto, ma per la diversità di pensiero e per il sottobosco di tutti quei riti, filosofie e conoscenze del proprio corpo che si scoprono piano piano senza il bisogno di metterli alla luce del sole fin da subito.